Papessa.chi sei tu? - Tarocchi e carte da gioco, Tarot and Playing cards

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PAPESSA: CHI SEI TU?

Del dottor Herve Robert


Perché dedicare uno studio alla papessa del tarocco quando il bagatto, l'appeso o il matto sono apparentemente più' interessanti sul piano grafico e simbolico?
Incuriosito dal nome stesso della lama, il dr. Herve Robert si e' deciso di scoprire quale personaggio o quale mito questo nascondeva.  Ne e' risultata un'appassionante esposizione, illustrata da proiezioni a colori, che il dr. Robert ha esposto al la conclusione della nostra ultima "Cena Dell'as De Trefle", che si e' patta a Parigi il 14 novembre 1980.
Non abbiamo resistito al piacere di ripresentarvela qui affinché tutti i lettori possano beneficiare del frutto delle sue ricerche.

Cominceremo col descrivere la lama del tarocco di Marsiglia pubblicato B.P. Grimaud il cui disegno è identico a molti altri giochi del XVIII secolo.
Si tratta di una donna seduta, girata verso destra. La sedia è suggerita, vedendosi lo schienale. Lei nasconde sotto il suo mantello blu, col colletto e fermaglio gialli, un lungo abito rosso, sul quale s'incrociano due cordoni gialli. Porta la tiara pontificale a tre corone, di cui l'ultima esce leggermente dal riquadro della carta. Un velo bianco scende sulle sue spalle e la sua testa si distacca su un tendaggio di colore chiaro, come anche la manica visibile del suo abito e il libro che ella tiene aperto davanti a sé, ma che non legge.
Una storia di tiare una cosa è da notare: alcuni autori tra cui Van Rijnberk considera che la papessa porti solo una tiara doppia e non una tiara tripla. Questo ha la sua importanza sul piano della datazione della carta, perché l'evoluzione della tiara papale segue una cronologia assai rigida:

-  Nei primi tempi della cristianità, i papi portano il berretto frigio semplice.

-   Dall' VIII al XIII secolo al berretto frigio si aggiunge una banda di oro semplice o guarnita di gioielli. Alla sommità del berretto si      pone una pietra preziosa.

-   Nel XIII secolo, la cornice diventa una vera corona reale con l'aggiunta di denti o di gemme. E' il regno (regnum).

-   Verso il 1300 Bonifacio VIII aggiunge la seconda corona: si ha il biregno (biregnum); il berretto appuntito perde il suo bottone e la     sua cima.

-   Infine verso il 1310, senza dubbio, clemente v aggiunge la 3 corona alla tiara. E' il triregno (triregnum), sormontato da una croce. (ndt. Secondo il dizionario enciclopedico italiano la terza corona fu aggiunta da benedetto XII nel 1334).


TRE IPOTESI

1) MANFREDA VISCONTI (DA PIROVANO)



Si tratterebbe di Manfreda Visconti che fu eletta papessa dalla
Setta Lombarda dei Guglielmiti fondata nella metà del XIII secolo da Guglielmina di Boemia (morta nel 1281). Lei vedendo in Manfreda Visconti l'immagine dello Spirito Santo inviato sulla terra per inaugurare l'era di Gioacchino da Fiore (1130-1202 circa).  Manfreda Visconti fu condannata dall'inquisizione e bruciata viva nel 1300.
Nel Tarocco dei Visconti conservato alla Biblioteca Morgan di New York, la Papessa è rappresentata seduta su un banco, il viso girato verso sinistra. Lei è vestita da religiosa con una tunica serrata in vita da un cordone; porta un mantello e un cappuccio. Questo abito corrisponde assai bene a quello dell'ordine degli Umiliati.
Nella sua mano destra tiene una croce per processioni e la sua mano sinistra è posata su un libro di color blu scuro. Ella è coperta da un triregno. Sembra incontestabilmente incinta. Per contro nel Tarocco dei Visconti conservato al Museo Fournier di Vitoria, si notano due differenze:

-  Da una parte la forma della croce ricorda quella della Croce di Malta.

-  Dall'altra, la Papessa è coperta da una corona a 3 stadi che non assomiglia ad una tiara e sembra molto grande in rapporto al viso


2) LA PAPESSA GIOVANNA



- Storia della Papessa: Agnese nata a Mayence da una famiglia inglese; ella presenta sin dall'infanzia un grande interesse per le belle lettere. All'età di diciotto anni, vestita da uomo, ella parte per Atene, poi per l'Inghilterra e infine arriva a Roma. Là, al culmine del suo sapere, quella che si chiamava Giovanni l'Inglese insegnò nel monastero di San Martino, là dove aveva insegnato la stessa Sant'Agostino.
La sua rinomanza era tale e la sua purezza di vita così esemplare che aveva saputo conquistarsi la stima del clero e allorché il Papa Leone IV si spense, ella fu designata in modo unanime prese il nome di Giovanni VIII. Ella ricevette subito la consacrazione poi il sacramento dell'ordine, ciò che era normale all'epoca.
Ma "cedendo all'influenza di un cibo troppo delicato e di una vita facile" (Boccaccio), ella cade nella licenziosità e si lascia sedurre da Lamberto de Saxe, allora ambasciatore a Roma. Appariva poco in pubblico; era l'anno 857, delle calamità si abbattevano su Roma: il Tevere straripò, la terra tremò ed un nugolo di locuste distrusse le messi in una notte. Il popolo reclamò allora una grandiosa cerimonia di preghiere pubbliche, dove Papa avrebbe benedetto le campagne e pronunciato delle formule, supplica contro i cataclismi.
Fu dunque deciso che ciò avrebbe avuto luogo all'avvicinarsi l'Ascensione, al momento della processione dei Rogazionisti.

Ma, nel mezzo della processione che andava dal Vaticano a San Giovanni in Laterano, il papa fu preso da dolori e si dileguò: lo si trasportò alla chiesa di San Clemente e la fu scoperta la frode: il papa Giovanni VIII era, in realtà una donna ed era sul punto di partorire.
La collera s'impadronì della folla che massacrò la madre e il bimbo; essi furono sotterrati sul posto stesso. Più tardi vi si eleverà una statua sulla base della quale era incisa la lettera "P" ripetuta cinque volte. Ciò che può tradursi in diversi modi:

Sia "PATRE PATER PARTUM PAPISSAE PRODITO PARTUM", vale a dire "Pietro, padre dei padri, sii favorevole al parto della papessa".

Sia "PARCE PATER PATRUM PAPISSAE PRODERE PARTUM", vale a dire "Padre dei padri, sii benevolo verso la papessa al momento del parto".

Sia "PAPA PATER PATRUM PEPERIT PAPISSA PAPILLAM", vale a dire "Il Papa, padre dei padri, essendo papessa ha messo al mondo un piccolo papa".

Questa statua fu abbattuta e gettata nel Tevere nel XVI secolo.


QUALI SONO LE FONTI LETTERARIE CONCERNENTI LA PAPESSA?

Esse sono tutte tardive, dal momento che le prime sono datate
XI secolo.

-   MARIANO SCOTO Minorità (morto nel 1086) annota nella sua cronaca dell'anno 854: "A Leone IV successe Giovanna, una donna         che regnò 2 anni,  5 mesi e 4 giorni".

-   SIEGEBERTO DI GEMBLOUX (monaco dell'abbazia Benedettina di Gembloux - nato nel 1030 ca. e morto nel III2) scrisse più      prudentemente che nell'854 "Il Papa Giovanni sarebbe stato donna".

-   LA CRONACA DI METZ, all'inizio del XIII secolo parla della Papessa.

-   JEAN DE MAILLY, alla metà del XIII secolo, parla lungamente della Papessa, ma la fa vivere verso il 1100.

-   ETIENNE DI BOURBON, morto nel 1261, cita il precedente testo

-   MARTINO POLONO (storico, nato a Opava circa 12 sec. - morto a Bologna nel 1278), che era stato quasi il cronista ufficiale del         Papato, racconta la storia di Giovanni l'Inglese che era una donna.

-   TOLOMEO DA LUCCA (che era il teologo Bartolomeo Fiadoni, nato a Lucca nel 1236 e morto a Torcello nel I327)riporta anche         storia della Papessa.

-   AMAURY d'AUGIER, nel 1362, era cappellano di Urbano V e nel suo Actus Pontificus Romanorum, cita la Papessa.

-   BOCCACCIO, nel 1375, aggiunge alla storia qualche dettaglio piccante.

-   AL SINODO DI COSTANZA, nel 1414, al momento del processo di Jean Huss, l'allusione alla Papessa non sembrò scandalizzare     nessuno.

-   All'inizio del XV secolo, un busto della Papessa ornava la Cattedrale di Siena,  ed è Clemente VIII (morto nel 1605) che lo fece     modificare nel ritratto di Papa Zaccaria.

-   Nel 1493, si trova il ritratto della Papessa nella cronaca di Hartman Schedel e nella cronaca di Coehoff. La Papessa vi è     rappresentata mentre tiene un bambino tra le braccia.

Ora notiamo a questo proposito che nel gioco del Tarocco dei Visconti conservato all'Università di Yale, la lama della Papessa non esiste. Essa sarebbe rimpiazzata da "LA CARITÀ"; ora questa è un personaggio femminile seduta di faccia, con una corona sul capo, vestita lussuosamente con abiti molto ornati e con una cappa di ermellino. Ai suoi piedi, sotto il trono, si vede un re incoronato. Con la mano destra essa tiene una torcia d'argento, mentre il suo braccio sinistro stringe al seno un bambino"

-   Nel 1497 si trova l'immagine della Papessa nel libro di Fio restus Bergomensis "De claris mulieribus";  ella vi è rappresentata seduta di faccia, con in testa un triregno, tenendo nella mano destra una croce latina ed in quella sinistra   un grosso libro chiuso. In un'altra edizione del medesimo libro, un'altra versione la mostra seduta di faccia, tenendo nella  sua mano sinistra un libro completamente aperto, mentre con la destra dà la benedizione detta latina. Una spilla trattiene i panni del suo mantello;  essa comprende una testa di bambino in una croce di Malta.

-   Nel 1510,  MARTIN LUTERO narra del suo viaggio a Roma e dice: "Ho visto, in una strada molto lunga che porta a San Pietro, la statua di un Papa vestito da donna con scettro e mantello papale, con un bambino tra le braccia. E' una donna chiamata Agnese nata a Magonza, travestita da ragazzo, che a Roma è stata eletta Papa dai cardinali. Ma ella si coprì di vergogna, perché si era liberata di un bambino nella detta via"

-   In una guida di Roma del 1530, si menziona il posto dove la Papessa partorì.

Così, in seguito, secondo la tradizione il nuovo Papa eletto doveva, prima della sua consacrazione, andarsi a sedere su di una Seggetta (sella stercoraria) per permettere ad un membro del Sacro Collegio di assicurarsi "de tactu" della sua virilità. Egli pronunciava allora la frase rimasta celebre :"Habet, sunt duae et bene pendentes"...








QUALE E'  LA REALTÀ'  STORICA CONCERNENTE LA PAPESSA?

Tutti i testi che abbiamo precedentemente citato non hanno fatto
che riprendere ed amplificare una leggenda nata nel X secolo."
-   In effetti Anastasio, autore del Liber Pontificalis e che visse nel IX secolo, quindi nel periodo teorico degli avvenimenti sopra raccontati, dichiara che Leone IV morì il 17 luglio 851 Ora si conosce una moneta con l'effige dell'imperatore Lotario I e del papa Benedetto III; ora l'imperatore morì il 28 settembre 855.


Dunque Benedetto III regnava già nel settembre 855 e non sono perciò passati che 2 mesi al massimo tra questi 2 papi e non 2 anni 5 mesi e 4 giorni come scrissero; le cronache 2 secoli più tardi.

-- Ugualmente, nell'867, Hincmar, vescovo di Reims, racconta in una lettera inviata al Papa Nicola I, che avendo inviato nell'855 una supplica a Leone IV, affidata ad un messaggero, questi apprese durante il tragitto la, morte del Papa ma, arrivando a Roma,  egli ebbe la risposta da Benedetto III, ciò che conferma il poco tempo in cui il trono di San Pietro rimase vacante.

-  Nel 1595, Florimond de Rémond pubblica un'opera che confuta l'esistenza della Papessa.

-  Più tardi, Leibniz e Bayle, fecero altrettanto.

MA COME E'  POTUTA NASCERE UNA TALE LEGGENDA?

Questa Papessa apparve all'inizio dell'XI secolo nella letteratura;  ora tra il 900 ed il 979 si succedettero in Vaticano dei Papi licenziosi come Giovanni X, XI, XII, XIII, che furono sot tomessi all'influenza di donne della celebre casa di Teofilatto. All'epoca si diceva volentieri "noi abbiamo delle donne per papi". Quanto a Giovanni XI, egli subì l'influenza esagerata dì sua madre, per cui manca solo un passo per far chiamare Giovanna la madre di Giovanni, d'onde la confusione... Due altre ipotesi esistono a sostegno della nascita di questa leggenda:

-   Da un lato, il vero Giovanni VIII, papa morto nell'882, era di natura piuttosto effeminata e si sarebbe potuto chiamarlo Giovanna per canzonatura.

-   Dall'altro,  è ugualmente possibile che Leone IX sia stato sposato, come molti altri preti in quell'epoca,  e che alla sua morte, la vedova abbia assunto l'interim. Il Clero ed il Popolo avrebbero accettato questa reggenza e per scherzo avrebbero chiamato "Papessa" la reggente.

Quanto alla statua situata su una piazza di Roma,  essa rappresenterebbe un prete di Mitra che tiene un bimbo tra le braccia; ora, egli portava come i papi l'attributo di padre dei padri. Per quello che riguarda l'iscrizione si può interpretarla con: "PAPYRUS PATER PATRUM PROPRIA PECUNIAE POSUIT",  vale a dire: "Papiro, Padre dei Padri, ha posto questo monumento con i propri mezzi ..."


3) SIBILLA 0 ISIDE?



Si può far derivare la Papessa del Tarocco dalle rappresentazioni della Sofia, la Filosofia, o dalle Sibille. Le Sibille sono delle profetesse; Sant'Agostino non ne menziona che una ma gli conferisce una missione capitale: ella è la mediatrice tra il paganesimo e il cristianesimo.
Sul piano grafico l'incisione di Baldini rappresentante la Sibilla Eritrea ricorda la Papessa; vi si vede una donna vestita elegantemente, con un mantello ed un velo.

Ella è seduta di faccia, il viso girato verso destra, ha nella mano destra una spada e nella mano sinistra un grande libro aperto verso coloro che la guardano.
Infine un certo numero di autori esoterici, vedono nella Papessa l'immagine di Iside, Ella è l'Altare della divinità, l'Incenso che sale e la Grande Sacerdotessa che gli offre. Questa interpretazione troverebbe un appoggio nell'osservazione del velo che sembra fluttuare dietro la testa della Papessa. In effetti ricordiamo la frase che Plutarco ci disse essere incisa sulla base della statua di Iside a Sais, città del basso Egitto, cioè:"Io sono tutto quello che è stato, tutto quello che è e tutto quello che sarà, ed il mio velo mai nessun mortale l'ha ancora sollevato".
Da notare che certi occultisti hanno chiamato questa lama :"La porta del santuario occulto".
Nondimeno i Gran Sacerdoti donne non sono esistiti nell'antico Egitto. Questa immagine di una grande sacerdotessa ci conduce piuttosto verso Eleusi ed i suoi misteri, ed è un fatto che l'Imperatore Adriano fu iniziato da una Gerofante donna.


I MAZZI DI CARTE

1) MAZZI DOVE LA PAPESSA NON ESISTE


-   La Michiata Fiorentina: essa viene datata all'inizio o alla fine del XV secolo, a seconda degli autori.
1   II Giocoliere
2   II Granduca
3   L'Imperatore d'Occidente
4   L'Imperatore d'Oriente

-   Il Tarocco detto di Mantegna: ne esistono 2 mazzi diversi del 1465.
Notiamo che il Papa tiene due chiavi nella mano destra ed u libro chiuso in quella sinistra

-   Tarocco di Durer 1496: Il Papa viene rappresentato come nel Tarocco di Mantegna.

-   Tarocco Siciliano:

1   II Giocoliere
2   L'Imperatrice
3   L'Imperatore
4   La Forza

-   Tarocco di Mitelli del 1664: vi sono due papi entrambi con la barba, uno seduto, l'altro piedi"


2)  MAZZI DOVE LA PAPESSA VIENE RAPPRESENTATA



-   Tarocco di Venezia o Tarocco piemontese = mazzo Lombardo: è su questi che sarebbe apparsa per la prima volta la Papessa ma non ho trovato la datazione del più antico di questi mazzi

-   Tarocco di Bologna: inizio del XV secolo.

-   Tarocco dei Visconti 1450: lama n° 2 la Pape
-   Tarocco Rosenwald: inizio del XVII secolo: lama n° 2 la Papessa. Ella porta un "biregno sulla testa, tiene una chiave nella mano sinistra ed un libro chiuso in quella destra.


3) MAZZI DOVE LA PAPESSA È SOSTITUITA DA UN ALTRO PERSONAGGIO


Un moro la sostituisce nel Tarocchino Bolognese, in seguito al l'intervento del legato pontificio nel settembre 1725, allorché Bologna venne integrata nello Stato Pontificio.
-   Nel 1585, Garzoni descrive un mazzo dove la seconda lama è il "povero".

-   Nel XVII secolo, nei due tarocchi belgi, quello di Jean Gali e quello di Vandenborre, la Papessa viene sostituita molto curiosamente dalla Spagnolo, capitan recasse (sic!); sembra che si tratti del capitan Fracassa, personaggio di commedia che dà vita ad un soldato fanfarone e prende il fuggifuggi davanti al nemico discendente in qualche modo del "Miles gloriosus" di Plauto o del Metamoros spagnolo.

Il Papa, lui,  e sostituito da Bacco.
- Quanto a Giunone, ella sarebbe apparsa nel XVII secolo nel tarocco di Besancom in Francia, così come nei paesi di lingua tedesca; ella raggiunge la Svizzera nel XIX secolo. Questo personaggio si giustificherebbe nei paesi cattolici per timore dell'autorità clericale e nei paesi protestanti per antipapismo.
Ella indica con una mano il cielo e con l'altra la terra, come per dire con la Tavola Smaragdina di Ermete Trismegisto: "Ciò è in alto è come ciò che è in basso". Ella è accompagnata da due pavoni, simbolo solare.
Il Papa, lui, diventa Giove.

DOGTEUR HERVE' ROBERT


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